Stasera Barcellona è piena di musica, umorismo ed entusiasmo! 🎭
El Teatro Gaudì si alza il sipario per la grande première di “No cal anar a l'Havana”, una commedia musicale che promette di diventare uno degli spettacoli più accattivanti della stagione. Se cercate un'esperienza teatrale che vi faccia ridere, cantare e ricordare, questo è il vostro appuntamento.
🌊 Un omaggio alle notti estive e alle nostre radici
“No cal anar a l'Havana” è molto più di un'opera: è una celebrazione dell' havaneras, dei nostri nonni, delle storie raccontate tra un drink e le canzoni. Il palco si trasforma in un taverna dal vivo, dove gli attori giocano con il pubblico e ogni scena trasuda complicità. Musica dal vivo, momenti poetici e un umorismo fresco che unisce le generazioni.
L'opera, scritta da Marc Artigau e diretto da Joan Maria Segura Bernadas, ha un cast brillante: Cristina Arenas, Miquel Malirach e Josep Sobrevals, accompagnato dalla direzione musicale di Barbara GranadosIl tutto avvolto in un ambiente caldo e intimo, opera di Ramon Simó, che vi farà sentire come a casa.

📅 Quando potrai vederlo?
La prima è Oggi, venerdì 29 agosto alle 19:XNUMX, ma se non arrivi in tempo, non preoccuparti: lo spettacolo sarà in scena fino a settembre 21, con funzioni Da giovedì a domenica alle 19:XNUMX.Quindi hai diverse opportunità per concederti questa esperienza festosa ed emozionante.
🎟 Puoi consultare il calendario e prenotare i biglietti direttamente su https://teatregaudibarcelona.koobin.com/?action=PU_evento&Ev_id=384
🌟 Chiusura epica: non posso andare all'Avana... perché l'Avana è qui
Questo lavoro non vi farà solo ridere e cantare, vi farà anche emozionare. Perché a volte non serve andare lontano per riconnettersi con ciò che conta. Le canzoni che ci hanno plasmato, le storie che ci hanno plasmato, i momenti che abbiamo condiviso. Tutto questo è in "No cal anar a l'Havana".
Quindi fatevi un regalo: Vieni stasera, domani sabato, domenica o in qualsiasi giorno fino al 21 settembreVivete il teatro come mai prima d'ora, con il cuore aperto e i sensi risvegliati. Perché quando l'arte si connette alla memoria, il palcoscenico diventa casa.